L’evoluzione di un accessorio fondamentale: gli occhiali da sole
Ci difende e ci protegge, dalla luce, dagli sguardi indiscreti, dalle nostre momentanee vulnerabilità. Incornicia il nostro volto esaltandone le caratteristiche ed aggiunge un tocco di classe al nostro stile, completandolo. Anche questa stagione i modelli più moderni di questo indispensabile accessorio sono ispirati alle epoche passate. Diamo un’occhiata alla sua evoluzione

La sua diffusione nell’uso comune risale agli anni ’30.
È l’epoca della Grande Depressione e dei regimi totalitari, e i sogni vengono riposti nel cinema, unica vera forma di evasione dalla realtà. Le dive dei Hollywood girano molte scene all’aperto e crogiolarsi al sole è diventato così normale, che gli occhiali da sole sono ormai di moda.
Foster Grant, il primo marchio di occhiali da sole commerciali, con montatura tonda in tartaruga, è famoso come Coco Chanel.



Nel 1937 esplode la popolarità di aviatori come Amelia Earhart e Charles Lindbergh, e Ray-Ban lancia i famosi “Aviators”, che grazie alla loro elegante montatura in filo metallico e lenti in vetro verde diventano famosi e diffusissimi.
Sempre negli anni ’30 nasce la montatura a gatto, o ‘cat-eye’, ancora oggi simbolo di mistero e fascino, riprodotta da tutti i designer e sfoggiata dalle celebrità. Altina Schinasi, un’artista eccentrica, trova che gli occhiali da sole in commercio siano noiosi ed ispirandosi alla maschera di Arlecchino vista a Venezia e di cui si è innamorata, propone una montatura che si allunga verso l’alto, si colora, diventa eccentrica. Negli anni ’40 i cat-eye hanno conquistato tutte, dalle star del cinema alle casalinghe.





I famosi occhiali di Audrey Hepburn in “A colazione da Tiffany” che si spostano verso una forma più grande e tonda sono i Manhattan di Oliver Goldsmith, e non Ray-Bans, come si pensa. Gli anni ’60 scelgono design più sofisticati. L’estetica “mod” snellisce le sagome e la pop-art interseca colori e forme più giocosi (ad es. montature quadrate, optical, a forma di cuore)
Si prepara la strada per gli occhialoni tondi dei 70s, che molte dive iniziano a preferire all’occhiale felino per coprire meglio il volto dallo sguardo indiscreto di fan e paparazzi.








Con gli anni ’80 si rivedono gli Aviators e i Wayfarers ma specchiati e colorati, mentre nei ’90 ci si ispira all’estetica più minimale e sofisticata degli anni ’30, con montature essenziali, piccole e ovali. I ’00 tornano all’esagerazione con lenti enormi, extra, i Bug Eye, ovvero gli occhiali da sole “da mosca”.






Ed oggi possiamo finalmente scegliere in tutta libertà lo stile che meglio si addice al nostro stile, alla nostra personalità e alla forma del viso.